Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, è intervenuto sulle sorti del Calcio Catania, dichiarato fallito dal Tribunale etneo.
“Sulle tristi vicende del Calcio Catania non posso che vivere sensazioni ed emozioni contrastanti: da una parte c’è il tifoso, il ragazzo che seguiva in trasferta la squadra del cuore, il curvaiolo innamorato del Catania 1946 e della storia difficile e tormentata della matricola 11700; e per quel ragazzo una storia è finita, per sempre, e ne sento tutta la tristezza.
Da Sindaco, invece, ritengo di dover ancora fare quanto è nelle mie facoltà perché la storia sportiva calcistica del Catania e di Catania possa ripartire su basi solide, con un progetto serio e professionalità adeguate, senza avventurieri o sciacalli a contendersi i resti.
Le responsabilità del fallimento ci sono, è naturale, sono molteplici, vanno indietro nel tempo e la storia giudicherà.
Per adesso seguo con attenzione gli sviluppi della brutta notizia di oggi e le scadenze future.
E a chi penserà o scriverà che ci sono cose più importanti del Calcio Catania dico che forse hanno anche ragione; dimenticano, però, che intorno a una squadra non si muovono solo sentimenti e senso di appartenenza (e non è proprio pochissimo…), ma famiglie che lavorano nell’indotto e lavoratori e lavoratrici che andranno in difficoltà; c’è l’immagine di una Città che sulla squadra di vertice costruisce visibilità e marketing territoriale.
In questo momento penso a quei lavoratori e lavoratrici, come ad amici e Catanesi che per questa storia hanno perso la vita, per troppo amore e genuina passione.
Nei prossimi giorni avremo maggiori elementi sui quali ragionare, oggi è il tempo del dispiacere e delle emozioni, spesso molto personali.
È stata una bella storia, Catania 1946.
Melior de cinere surgo”.